parlavi
a pezzi della tua morte
abitavano il tuo corpo giallo:
l’ allampanato condominio
di misteri
dove lo sbruffone si diverte a suonare
i citofoni
rabbia esplosa al vento
continuava a girare a girare
a spazzarne via
i risvolti dall’ultima pelle che ancora li ricopriva
neanche fosse erba secca
restavano solo pezzi della
tua morte
scaglie di discorsi come cavalli
non sellati al galoppo
e quell’ inutile fame
di vita
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Buongiorno come si fa ad avere un pizzico di visibilità su Noi Scrittori e Noi Lettori?
da me l’ha già ottenuta: non dimenticherò né il suo nome né la sua richiesta